Recensione: Francesco Recami, L’educazione sentimentale di Eugenio Licitra

Francesco Recami
L’EDUCAZIONE SENTIMENTALE DI EUGENIO LICITRA

Edizioni Sellerio | pp. 303 | € 16

Le esperienze formative dell’ingenuo Eugenio Licitra da Ragusa, nella Bologna del ‘77, troveranno sicuramente i favori dei lettori alla ricerca di un libro non impegnativo ma nemmeno superficiale. Privo del destino tragico del personaggio di Flaubert, l’eroe di Recami arriva a Bologna con un livello di consapevolezza prossimo allo zero, occupando il posto d’appartamento lasciato libero dalla sorella. In questo locale, abitato da tre giovani esponenti del movimento studentesco, Eugenio inizierà i suoi studi di filosofia e la sua personale conoscenza della vita. Risalirà così lentamente la scala del sapere e guadagnerà man mano l’amicizia e l’approvazione di Loris e del Saggio, due dei tre compagni di stanza; fuori dai giochi resterà D., incarnazione della sinistra che protesta ma non sa bene contro cosa, che vuole tutto subito senza essere disponibile alla fatica necessaria. C’è poi lo scontro con i figli bene della borghesia, incarnata dalla corsa tra la Fiat Abarth di Loris e un’Alfasud, e l’inevitabile amore malriposto di Eugenio.
Tutto questo in un anno, che noi seguiamo con passione giusto per vedere se il ragazzo sarà promosso.

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